Continua la discesa in borsa del titolo Enel, che anche oggi mostra una performance negativa nonostante il buon avvio in apertura di contrattazioni
Continua la discesa in borsa del titolo Enel, che anche oggi mostra una performance negativa nonostante il buon avvio in apertura di contrattazioni. Le azioni del colosso elettrico perdono lo 0,44% a 2,698 euro e sono scese finora a 2,694 euro, ovvero il minimo più basso da metà novembre scorso. Ieri il titolo Enel aveva perso quasi il 6%, ma oggi la discesa prosegue complice i deludenti risultati della controllata spagnola Endesa e al giudizio di Citigroup, che ha rimosso Enel dalla lista dei titoli preferiti.
Endesa ha chiuso il 2012 con un ebitda in calo del 3,6% a 7 miliardi di euro, di poco inferiore alle stime di consenso (7,1 miliardi). Tuttavia, l’ebitda del quarto trimestre è risultato pari a 1,55 miliardi, mentre gli analisti si aspettavano una redditività maggiore a 1,64 miliardi. L’utile netto 2012 di Endesa è diminuito dell’8% a 2,03 miliardi, poco meno delle stime di consenso ferme a 2,13 miliardi.
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E’ salito, invece, il giro d’affari: +4% a 33,93 miliardi di euro. Negativo il dato sull’indebitamento finanziario netto: il debito è cresciuto a 8,78 miliardi, più di quanto stimavano gli analisti (8,2 miliardi). Endesa non pagherà dividendi sull’esercizio 2012. Intanto, Citigroup ritiene che ora Enel dovrà fare i conti con l’aumento del rischio politico in Italia.
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Secondo gli esperti di Citi, che hanno confermato il giudizio “buy†e il target a 4 euro, l’incertezza politica può avere un impatto negativo sul piano industriale che Enel presenterà il prossimo 12 marzo. Inoltre, Citi vede maggiori rischi di regolamentazione che potrebbero spingere i vertici societari a rinviare il piano di ristrutturazione e l’aumento del dividendo.