Sono stati comunicati i risultati relativi all’emissione obbligazionaria di Sanm Rete Gas, la prima avvenuta dopo lo scorporo Eni-Snam
Sono stati comunicati i risultati relativi all’emissione obbligazionaria di Snam Rete Gas, la prima avvenuta dopo lo scorporo Eni-Snam. Al quartier generale della società energetica milanese non possono che essere soddisfatti, visto che la domanda per il primo bond Snam è stata pari a 4 volte l’offerta. Sono giunti ordini per 3,8 miliardi di euro. La società di San Donato Milanese ha emesso un miliardo di euro di bond a tasso fisso con scadenza quadriennale e cedola annua lorda del 4,375%.
Il prezzo di re-offer è stato pari a 99,827, per uno spread di 340 basis point sopra il tasso mid swap di riferimento che è leggermente più basso rispetto all’ipotesi circolata ieri, ovvero area 350 punti base. Il bond della spa dei gasdotti, riservato agli investitori istituzionali, ha riscosso grande successo sia in Italia che all’estero, da dove è arrivata il 75% della partecipazione. Il supporto all’emissione è stato fornito dai lead manager Unicredit, Banca Imi, Bnp Paribas e JP Morgan.
I bookrunners sono stati BofA Merrill Lynch, SocGen, Citi, Hsbc, Morgan Stanley, Mediobanca e Ubs. Grande soddisfazione per l’amministratore delegato Carlo Malacarne, che ha dichiarato che “l’operazione conferma la disponibilità del mercato a riconoscere la qualità del nostro credito anche in un contesto caratterizzato da elevata volatilità â€.
Le offerte sono arrivate da 370 investitori differenti: il 26% della domanda è italiana, il 22% degli ordini è giunto da Germania e Austria, il 20% dalla Francia, il 16% dal Regno Unito. Il 70% delle richieste sono giunte da fondi di investimento, il 15% da banche e private banking e un altro 15% da compagnie di assicurazioni.