La Consob ha reso operativa la decisione dell'Esma (L'Autorità Ue per il controllo dei mercati) di vietare le vendite allo scoperto in Italia....
Le vendite allo scoperto, ricordiamo, sono un meccanismo speculativo attraverso il quale gli investitori vendono una determinata azione senza possederla realmente. Le azioni vendute sono infatti prese in prestito, vendute e ricomprate in un successivo momento per restituirle al proprietario.
Alcune tra le principali associazioni dei consumatori, tuttavia, hanno chiesto alla Consob di far diventare permanente questo divieto. Tale richiesta, in particolare, è stata avanzata mediante una nota firmata da Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, e da Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori.
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Nela nota, in particolare, i rappresentanti delle due associazioni di consumatori puntano il dito contro la Consob, che a loro avviso non sta ottemperando al suo compito di tutelare interessi generali e del risparmio, anzi, sta solo contribuendo ad alimentare con i suoi provvedimenti una speculazione a danno dei piccoli investitori e delle casse pubbliche.
Adusbef e Federconsumatori nella stessa nota ricordano anche di aver già chiesto in precedenza alla Consob delle misure che con ogni probabilità avrebbero mitigato la speculazione, ovvero: il blocco dello short selling intraday e overnight su tutti i mercati regolamentati; il blocco delle vendite allo scoperto; l’obbligo della immediata ricopertura su tali strumenti per tutti i brokers; il costante monitoraggio sugli ordini di vendita; il costante monitoraggio e incrocio di controlli per verificare il rispetto del divieto di short selling e un’ammenda fino a 5 milioni di euro per chiunque non rispetti tale divieto.
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