Diego Della Valle, che ha una quota di partecipazione vicina all’8,7% nel capitale di RCS MediaGroup, spinge per un aumento di capitale
Diego Della Valle, che ha una quota di partecipazione vicina all’8,7% nel capitale di RCS MediaGroup, spinge per un aumento di capitale mentre i vertici del gruppo editoriale, che controlla Il Corriere della Sera, cercano di stringere i tempi per l’implementazione del business plan che dovrebbe illustrare le modalità di intervento necessarie per uscire dalla profonda crisi in cui versa il settore e per ripianare le perdite del gruppo. Rcs ha perso 322 milioni di euro soltanto lo scorso anno.
Nel primo semestre del 2012 sono stati bruciati 427 milioni di euro, a causa soprattutto della svalutazione nella controllata spagnola Unidad Editorial. Finora non sono state ancora diramate indicazioni ufficiali sul piano industriale, sul quale stanno lavorando a ritmo serrato sia l presidente Angelo Provasoli sia l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane con l’advisor McKinsey, che ha già messo in tasca 450mila euro per la fornitura della propria consulenza.
Jovane è a.d. del gruppo da luglio scorso dopo aver sostituito Antonello Perricone, che tra l’altro ha messo in tasca una robusta buonuscita da 3,4 milioni di euro. Jovane ha fatto già intendere più volte che il top management si concentrerà sulla “focalizzazione multimediale, sull’ottimizzazione e sulla razionalizzazione del portafoglio di testate e sul recupero dell’efficienzaâ€. La presentazione ufficiale del piano è stata indicata a metà dicembre da Provasoli e Jovane.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato da alcuni soci, i tempi potrebbero essere più stretti: 12 novembre, massimo 15 novembre 2012. Oltre al piano industriale sono attese le guidelines per rafforzare il patrimonio del gruppo. Dopo la vendita di Flammarion, il debito ammonta a 737 milioni di euro. Della Valle spinge per la ricapitalizzazione ed è appoggiato da Giuseppe Rotelli. Il mercato si aspetta un aumento di capitale da 400 milioni di euro.