Il titolo Bpm a Piazza Affari continua a mostrare una certa debolezza registrando una performance meno convincente rispetto a quella..
Secondo gli analisti la debolezza della quotazione è da ricondurre soprattutto all’operazione di aumento di capitale prevista per la seconda metà di settembre.
A riguardo gli analisti hanno sottolineato che le operazioni di aumento di capitale spaventano sempre il mercato, tuttavia nel caso di Bpm i timori risultano essere ancora più forti in quanto l’istituto di credito lombardo capitalizza poco più di 600 milioni di euro e intende lanciare un aumento di capitale del valore pari a circa il doppio della sua capitalizzazione. Al contrario, invece, un aumento di capitale non dovrebbe mai superare la capitalizzazione totale.
[AUMENTO DI CAPITALE BPM POSSIBILE SLITTAMENTO]
Nei giorni scorsi sono state pubblicate alcune indiscrezioni di stampa secondo cui l’aumento di capitale avrebbe subito uno slittamento per via delle avverse condizioni di mercato. La banca ha però tempestivamente smentito i rumors attraverso un apposito comunicato, nel quale viene spiegato che l’iter continua e che domani il Cda delibererà sulla delega. Nonostante la smentita gli analisti continuano a pensare che a causa della forte instabilità dei mercati finanziari e del difficile contesto macroeconomico è possibile che il Cda deciderà di optare per un esercizio parziale della delega.
Stamane JP Morgan ha rivisto al ribasso le stime relative all’utile per azione delle banche italiane e ha tagliato i target price su diversi titoli tra cui anche Bpm, il cui prezzo obiettivo è stato portato da 1,40 a 1,25 euro.
A Piazza Affari il titolo Bpm registra una flessione dello 0,57% a 1,565 euro.