Seconda chiusura consecutiva in netto ribasso per la Borsa di Tokio...
Il rapporto dollaro-yen è ora di 89,26 con la moneta americana che ha toccato i minimi da sei mesi a questa parte.
Hirohisa Fujii, ministro delle Finanze giapponesi, continua a ribadire la sua volontà di non volere intervenire sul tasso dei cambi dello yen, definendo un errore influenzare artificialmente i cambi delle monete.
Come detto è un crollo generalizzato delle piazze orientali, perdono molto terreno tutte, da Sydney a Shangai: l’indice Msci Asia Pacifico ha perso il 2% in sei settimane, dopo che precedentemente aveva recuperato il 60% dal 9 marzo.
I titoli che maggiormente sono stati influenzati in negativo da questo calo dei listini asiatici sono Honda Motors che ha perso il 5%, a causa del suo bacino di utenza che è del 47% in Nord America, ed il cambio non di certo favorevole per gli Usa non aiuta le vendite di auto.
Rimanendo nel settore auto sono andati male anche i titoli di Mazda Motor (-6,67%), Nissan (-5,07%) e Toyota (-3,77%). Molto male anche i titoli tecnologici: Sanyo (-6,44%), Nikon (-5,75%), Toshiba (-5,6%),Sharp (-4,1%) e Panasonic (-4,03%).