I primi tre mesi del 2014 di Intesa SanPaolo rappresentano una buona base di partenza per la realizzazione del nuovo piano strategico 2014-2017. Il principale gruppo bancario italiano ha infatti chiuso il primo trimestre con un utile pari a 503 milioni di euro, il più elevato degli ultimi otto trimestri e in crescita del 64% rispetto ai 306 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
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Il dato ha superato con decisione le attese degli analisti che erano ferme a 281,5 milioni di euro. Intesa ha inoltre mostrato un solido profilo patrimoniale alla vigilia degli stress test che saranno condotti a livello europeo dalla Bce: il Common Equity ratio, considerando le nuove regole di Basilea 3, è salito al 12,6% dal 12,3% di fine 2013, livello top tra le maggiori banche europee ed equivalente a circa 9 miliardi di euro di capitale in eccesso, spiega Rbs bank. Sempre nei primi tre mesi del 2014 il risultato della gestione operativa si è mantenuto stabile a 2,02 miliardi, così come il rapporto cost/income è rimasto sostanzialmente invariato sopra quota 50,5 per cento. Come richiesto da Bankitalia, Intesa ha aumentato il livello di copertura dei crediti deteriorati al 46,7% dal 46% di fine 2013.
A Piazza Affari Intesa SanPaolo ha corso tanto nell’ultimo anno mettendo a segno un balzo di circa 70 punti percentuali. Ora il settore bancario è in attesa degli stress test della Bce e delle decisioni della stessa Banca centrale sulle nuove misure espansive per contrastare la bassa infl azione della zona euro. Gli analisti sembrano fi duciosi sul nuovo piano di Intesa che entro il 2017 prevede di realizzare un utile di 4,5 miliardi di euro, cedendo l’intero portafoglio di partecipazioni non strategiche. Infine sono in stato avanzato le trattative tra la banca e Kkr per quanto riguarda la gestione delle sofferenze.