L'anno scorso si è chiuso registrando un utlile di 579 milioni di euro, in crescita rispetto ai 505 milioni realizzati nello stesso periodo 2014, per il gruppo. Ed ora Unipol e UnipolSai fanno gola agli investitori.
Salgono in Borsa Unipol e UnipolSai all’avvio delle contrattazioni, a seguito della diffusione del bilancio dello scorso anno. Su quest’ultima è arrivato già un giudizio di Banca Imi che parla di dividend yield “molto attraente” evidenziando una redditività tecnica migliore del previsto nel Danni.
Su Unipol invece Banca Imi segnala come una buona notizia il miglioramento delle coperture e delle sofferenze in generale.
L’anno scorso si è chiuso registrando un utlile di 579 milioni di euro, in crescita rispetto ai 505 milioni realizzati nello stesso periodo 2014, per il gruppo. E questo, precisa la società in una nota, “nonostante la contabilizzazione di un impatto negativo straordinario per 159 milioni di euro relativo al ricalcolo della fiscalità anticipata e differita per effetto del recente cambiamento dell’aliquota Ires (dal 27,5% al 24%)”. Nello stesso periodo, la raccolta diretta assicurativa si è attestata a 16,476 miliardi di euro (-4,2% al netto della cessione del ramo d’azienda ad Allianz). Lo scorso anno, spiega il gruppo bolognese, l’andamento “si è confermato positivo sia in termini economici che patrimoniali, nonostante le tensioni che hanno caratterizzato a diverse riprese i mercati finanziari e la forte pressione concorrenziale registrata nei rami dannì. Il dividendo per il 2015 è fissato a 0,18 euro per azione”, in crescita di 1 cent sull’anno prima.
La raccolta diretta danni del gruppo Unipol si attestata a 7,883 miliardi di euro (-12,1% e -4,9% a perimetro omogeneo). Al risultato contribuiscono UnipolSai con 7,334 miliardi (-12,9% e -5,3% a perimetro omogeneo), mentre UniSalute registra premi per 301 milioni di euro (+11,3%). Arca assicurazioni, precisa la nota, conferma sostanzialmente i premi dello scorso anno (103 milioni di euro), mentre Linear registra una flessione per effetto delle dinamiche competitive del settore: 145 milioni di euro rispetto ai 172 milioni del 2014.