Ubi Banca ha chiuso il primo trimestre del 2010 con un utile netto di 38,1 milioni.
Il dato dell’anno precedente però era stato notevolmente influenzato da componenti non ricorrenti negative per 82,9 milioni, quasi interamente dovute a rettifiche di valore.
Sono scesi i proventi operativi, a quota 852,5 milioni, in calo del 14,4%, con margine di interesse a 533,3 milioni (-18,3%) e commissioni nette per 293,6 milioni (+0,8%).
Il core tier 1 è pari al 7,41%. Per il 2010 le attese del gruppo parlano di un quadro tendenziale delineato nell’ambito dell’informativa di bilancio.
Il risultato netto dell’attività finanziaria è stato negativo per 4,9 milioni, contro i +18,3 milioni dello stesso periodo del 2009, accusando in maniera particolare l’impatto negativo derivante dalla chiusura di derivati di copertura relativi a mutui a tasso fisso estinti anticipatamente.
Gli oneri operativi sono scesi dello 0,4% a quota 617 milioni, con un -2% a 371 milioni per le spese del personale e un rapporto cost/income molto elevato, al 72,4% circa. Il risultato della gestione operativa è stati di 235,6 milioni, in calo del 37,4%.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è stato pari a 102,2 milioni, rispetto a 136,9 milioni dell’anno prima, su cui si è applicato un tax rate del 58,6%.