Hera ha presentato i dati del primo trimestre 2010...
Hera ha presentato i dati del primo trimestre 2010, che hanno evidenziato ricavi in calo del 18,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a quota 1,05 miliardi, ma con tutti gli altri indicatori in crescita.
E’ salito del 7,8% a quota 52,6 milioni di euro l’utile netto del gruppo, facendo addirittura meglio delle stime del consenso a 43 milioni, mentre l’Ebitda ha segnato quota 185,1 milioni contro un consenso di 171 milioni, segnando un aumento dell’11,1% in confronto a 12 mesi prima.
L’Ebit è cresciuto del 5,7% a 117,6 milioni contro un consenso di 106 milioni, mentre la posizione finanziaria si è confermata sostanzialmente in linea con la fine del 2009 a 1,919 miliardi.
Come detto dal presidente della Holding Energia Risorse e Ambiente, Tomaso Tommasi di Vignano, con questi dati vengono confermati i segnali di ripresa già visti alla fine del 2009.
E’ salito del 7,8% a quota 52,6 milioni di euro l’utile netto del gruppo, facendo addirittura meglio delle stime del consenso a 43 milioni, mentre l’Ebitda ha segnato quota 185,1 milioni contro un consenso di 171 milioni, segnando un aumento dell’11,1% in confronto a 12 mesi prima.
L’Ebit è cresciuto del 5,7% a 117,6 milioni contro un consenso di 106 milioni, mentre la posizione finanziaria si è confermata sostanzialmente in linea con la fine del 2009 a 1,919 miliardi.
Come detto dal presidente della Holding Energia Risorse e Ambiente, Tomaso Tommasi di Vignano, con questi dati vengono confermati i segnali di ripresa già visti alla fine del 2009.
L’ad, Maurizio Chiarini, ha dichiarato che oggi grazie ad una maggiore capacità operativa e ad alti livelli di efficienza del servizio, il gruppo può allargare la base clienti e il profilo reddituale del gruppo.
Su Hera è stato confermato un rating neutral e target price 1,75 euro per azione.