Il Q2 2010 per Goldman Sachs ha visto profitti netti in calo dell'82% a quota 613 milioni di dollari.
Il Q2 2010 per Goldman Sachs ha visto profitti netti in calo dell’82% a quota 613 milioni di dollari, cioè 78 centesimi per azione, contro le previsioni degli analisti di 1,99 dollari per azioni, e contro i 3,44 miliardi di utile dello stesso periodo dell’anno precedente.
Hanno pesato sulla trimestrale di Goldman soprattutto il costo dell’accordo raggiunto per chiudere un’indagine da parte delle autorità , oltre alle nuove tasse sui bonus ai dipendenti introdotte dall’Inghilterra e a un calo delle entrate dalle attività di trading.
Difatti, se si escludono i 600 milioni di dollari della nuova tassa e i 550 milioni pagati alla Sec, gli utili sarebbero stati positivi per 2,75 dollari per azione.
Il giro d’affari della banca americana è stato di 8,84 miliardi di dollari, in calo del 36% rispetto agli 11,71 miliardi di un anno fa.
La divisione investment banking ha riportato ricavi pari a 917 milioni di dollari, cioè il 36% in meno rispetto all’anno scorso ed il 23% in meno rispetto al primo trimestre 2010. Il Tier 1 era pari al 15,2% alla fine del mese di giugno.
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