Il gruppo Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un giro d’affari in calo dell’8,1% a 6,79 miliardi di euro, rispetto a 7,39 miliardi di euro realizzati nello stesso trimestre del 2012
Il gruppo Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un giro d’affari in calo dell’8,1% a 6,79 miliardi di euro, rispetto a 7,39 miliardi di euro realizzati nello stesso trimestre del 2012. Pesante flessione per la redditività . L’ebitda è sceso del 10,1% a 2,67 miliardi di euro, mentre l’ebit è diminuito del 21,1% a 1,28 miliardi di euro. Praticamente dimezzato il profitto di periodo: l’utile netto consolidato è sceso a 364 milioni di euro, mentre nel primo trimestre dello scorso anno era stato pari a 605 milioni di euro.
In calo anche gli investimenti industriali effettuati nel periodo: 76 milioni di euro in meno per un totale di 878 milioni di euro. Al 31 marzo 2013 l’indebitamento finanziario netto risulta in aumento a 29,5 miliardi di euro. A fine 2012, invece, il debito del gruppo era di 29 miliardi di euro. Il management del gruppo guidato da Franco Bernabè ha confermato gli obiettivi per l’anno in corso, in linea con quanto previsto dal piano industriale al 2015.
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I ricavi sono stimati sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno, mentre l’indebitamento netto finanziario è atteso sotto la soglia di 27 miliardi di euro. Per quanto riguarda la cessione di La7 a Cairo Communications, il gruppo ha precisato che per l’anno in corso ci saranno effetti negativi sul bilancio pari a circa 130 milioni di euro.
Ieri a Piazza Affari le azioni ordinarie Telecom Italia hanno chiuso la seduta di borsa con un calo dello 0,62% a 0,637 euro, ma nell’intraday il titolo era sceso fino a 0,611 euro sui minimi da oltre dieci giorni. Dai minimi di area 0,5138 euro, toccati lo scorso 3 aprile, i livelli più bassi dal 1998, è avvenuto un buon rimbalzo tecnico che ha spinto il titolo fino a 0,6645 euro.