CRH Plc ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto in calo del 77% a 18 milioni di euro, rispetto ai 79 milioni dello stesso periodo..
Ad influire in modo negativo sui risultati semestrali dell’azienda irlandese è stata soprattutto la generale situazione di debolezza dell’economia, nonchè l’aumento della concorrenza. Per questo motivo, dunque, CRH ha fatto sapere di attendere per la fine dell’anno un Ebitda in calo del 10% e per il secondo semestre un risultato inferiore a quello realizzato nello scorso anno, contrariamente alla precedente previsione che parlava di un generale miglioramento della situazione.
I risultati semestrali di CRH hanno senza dubbio contribuito al calo di tutto i comparto delle costruzioni. A Piazza Affari, in particolare, Buzzi Unicem al momento cede il 2,79% a 7,305 euro, Italcementi registra una flessione del 3,15% a 5,68 euro mentre Cementir perde l’1,40% a 1,967 euro.
Del resto che per il settore delle costruzioni questo non fosse affatto un buon periodo lo aveva già sottolineato Goldman Sachs, che poche settimane fa ha declassato l’intero comparto riducendo le previsioni sull’Ebitda per il 2010 e il 2011 rispettivamente del 4% e del 10%. Al contempo, inoltre, la banca d’affari ha declassato alcune tra le più importanti aziende attive nel settore, tra cui Lafarge (da “buy” a “neutral”) e Italcementi (“neutral†a “sellâ€).