TerniEnergia ha chiuso la prima metà del 2010 con un utile netto che è triplicato in confronto allo stesso periodo del 2009.
La società operante nel settore energia, ha chiuso la prima metà del 2010 con un utile netto che è triplicato in confronto allo stesso periodo del 2009, con ricavi che sono cresciuti del 76%, replicando all’ottima semestrale di Eni.
Uno dei motivi principali del successo e di questi numeri per TerniEnergia è stato sicuramente l’aumento della potenza installata, che nel primo semestre 2009 era di 8,6 Mwp, ed ora è di 24,2 Mwp.
L’utile netto della prima metà del 2010 è stato pari a 3,6 milioni di euro, segnando così un incremento del 194% anno su anno, con ricavi a quota 36,3 milioni, in aumento del 76%, Ebitda a 5,9 milioni, in crescita del 109%, ed Ebit a 5,4 milioni, in aumento del 120%.
La posizione finanziaria netta del gruppo è stata negativa per 8,1 milioni.
Addirittura nel corso della seduta di venerdì a Piazza Affari, le quotazioni del titolo TerniEnergia sono state sospese per eccesso di rialzo. Non a caso al termine della giornata il titolo ha chiuso in rialzo dell’11,05% a quota 3,7425 euro per azione.
L’Amministratore Delegato, Stefano Neri, ha commentato questi dati dicendosi ovviamente molto soddisfatto di quanto fatto nel primo trimestre dell’anno, ma soprattutto nel secondo, che ha portato a risultati incredibili sull’intero semestre.
Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha dato l’ok a procedere all’aumento di capitale, per un valore massimo di 60 milioni di euro, da portare a termine entro il 31 luglio 2011, con il preciso obiettivo di trovare degli investitori o partner industriali terzi.