
La seduta del 26 luglio 2011 si è chiusa, per STM, in calo dell’11,51% a 5,6900 euro. Giornata nera, dunque, per l’azienda italo-francese leader nel settore dei semiconduttori che rappresenta soltanto l’ultima di una lunga serie di fallimenti che certificano uno stato di crisi ormai perdurante da inizio anno.
I dati pessimi fatti registrare ieri, comunque, sono frutto delle previsioni degli analisti per il terzo trimestre che si dovrebbe chiudere con fatturato compreso nel range tra -5 e +2%, un gross margin del 35% e una domanda compresa tra lo 0 e il +5%.
Dati bassi, per JPMorgan & Chase, che ha immediatamente provveduto ad abbassare il rating della compagnia a neutral, a sottolineare come si siano sempre visti fatturati trimestrali in crescita del 6%, e come il consensus al 4% non verrà , probabilmente, raggiunto.
Titolo STM declassato anche da tutti i maggiori broker che hanno voluto adeguarsi alla decisione della banca d’investimento newyorchese.
TRIMESTRALE STM APRILE GIUGNO 2011
Pochi giorni fa, è la notizia ha sicuramente inciso sulla catastrofica giornata di ieri, sono giunti i pessimi bilanci trimestrali della STM, secondo i quali l’utile netto per azione si è attestato ad appena 0,14 euro contro gli 0,22 previsti.
Coloro i quali hanno voluto indagare in merito agli scarsi risultati della STM, hanno individuato nel calo della domanda da parte di Nokia (da quale proviene oltre il 13% del fatturato) che, a causa di errata scelte industriali e strategiche quali l’accordo con Microsoft per la fornitura dell’hardware sul quale far girare l’SO Windows Mobile 7 e a causa del sorpasso da parte Samsung ed Apple nel mercato degli smartphone fino a ieri dominato dall’azienda finlandese, sta vivendo un forte periodo di recessione, il principale motivo del drastico rallentamento subito da STM in questo 2011.