Atlantia prevede di chiudere l'esercizio 2009 con ricavi pari a 3,6 miliardi, in crescita del 3,5% rispetto al 2008, e con un margine operativo pari a 2,2 miliardi..
La notizia è stata diffusa attraverso una nota in cui il gruppo autostradale che fa capo alla famiglia Benetton ha precisato che nel corso dell’anno appena trascorso il traffico dei veicoli leggeri ha registrato un incremento dell’1,8% mentre la componente veicoli pesanti ha registrato una flessione del 7,5%. Questo ha inciso inevitabilmente sui ricavi derivanti dal pagamento dei pedaggi che hanno registrato un calo dello 0,1%.
Secondo le ultime previsioni il cash flow operativo di Atlantia dovrebbe mantenersi invariato a circa 1,4 miliardi, mentre la liquidità a servizio di investimenti risulta pari a 4,5 miliardi. Per sapere se le previsioni del Gruppo sono giuste bisognerà attendere il prossimo 5 marzo, giorno in cui verranno diffusi i dati definitivi relativi all’esercizio 2010.
Nella nota diffusa da Atlantia viene poi sottolineato che la struttura patrimoniale del gruppo è equilibrata e soprattutto vanta un’attenta diversificazione delle fonti. A tal proposito l’amministratore delegato Giovanni Castellucci ha affermato che nel corso del 2009 Atlantia è riuscita a raccogliere ben 4,2 miliardi di euro di risorse sui mercati finanziari internazionali grazie all’emissione di prestiti obbligazionari e al ricorso a fonti alternative di finanziamento a costi competitivi che gli hanno permesso di allungare la durata media del debito da 6 a 8 anni.
In ogni caso alla fine del 2009 l’indebitamento netto societario è risultato essere pari a 10,5 miliardi, con un incremento del 7% circa rispetto all’anno precedente, incremento questo che la società ha giustificato dicendo che è un aumento derivante principalmente dall’accelerazione del programma di investimenti e dall’acquisizione dal gruppo Sacyr.
In Borsa il titolo ha aperto con un rialzo dello 0,41% a 17,22 euro.