La start up californiana ha raccolto capitali per 10 miliardi di dollari.
Ancora enormi passi da gigante, senza sosta, per l’app Uber. La start up californiana che ha creato l’applicazione dei tassisti fai da te è la prima del suo comparto tecnologico a vantare il record di raccolta di capitali per 10 miliardi di dollari, senza ancora essersi affacciata sul mercato azionario attraverso un collocamento.
Tra linee di credito dirette e raccolte di liquidi in forma di partecipazione al capitale, Uber ha raggiunto livelli di finanziamento che neppure Google e Facebook, prima di diventare società quotate, avevano sperimentato.
La notizia rimbalza dal sito del Financial Times, che ricorda come la sfida per Uber sia di affrontare la difficile situazione regolatoria, ma anche di competere con una crescente pattuglia di competitor ed espandersi a livello globale, senza dimenticare l’innovazione tecnologica che passa – ad esempio – attraverso le macchine che si guidano da sé.
L’ultimo aggiornamento riguarda il fatto che Uber è vicina a siglare un finanziamento da 2 miliardi di dollari da un gruppo di istituti finanziari che comprende colossi quali Morgan Stanley, Goldman Sachs e Deutsche Bank. Una fonte ha confermato questo piano al Wsj, precisando che l’erogazione è stata ben superiore alle iniziali richieste per 1 miliardo di credito. L’accordo giunge per altro mentre la start up di San Francisco sta cercando di chiudere un finanziamento in equity per 1,5 miliardi di dollari, che ne proietterebbe la valutazione a quota 50 miliardi; come non bastasse, questa settimana la società si siederà ad altri tavoli per valutare nuove risorse per spingere sulla crescita in Cina, dove Uber vuole investire 1 miliardo.