La società ha previsto un ebitda a 14,7 miliardi di euro quest'anno e a 15,5 miliardi nel 2017, che si confronta con ebitda della gestione ordinaria di 15 miliari nel 2015, mostrando quindi un profilo piatto nei prossimi due anni.
Enel è a tutti gli effetti la maggiore utility integrata d’Europa in termini di capitalizzazione. A seguito dell’uscita, con efficacia da oggi, dal listino milanese della controllata Enel Green Power, il valore di borsa dell’azienda elettrica raggiunge i 39,4 miliardi di euro.
E’ il risultato dell’operazione di scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power in favore di Enel che ha determinato il concambio di tutte le azioni ordinarie di Egp, non detenute da Enel, con azioni della capogruppo di nuova emissione.
In un’altra nota Enel ha comunicato che, a seguito della variazione del capitale sociale risultante dalla scissione e del conseguente aumento di capitale, ora il capitale sociale di Enel si attesta a 10.166.679.946 dai 9.403.357.795 euro precedenti. A Piazza Affari al momento il titolo Enel scende dello 0,31% a 3,886 euro. Oggi Mediobanca Securities ha ripreso la copertura dell’azione con un rating neutral e target price a 4,2 euro.
Enel ha previsto un ebitda a 14,7 miliardi di euro quest’anno e a 15,5 miliardi nel 2017, che si confronta con ebitda della gestione ordinaria di 15 miliari nel 2015, mostrando quindi un profilo piatto nei prossimi due anni. Il gruppo si aspetta un’accelerazione dal 2018 a 17,3 miliardi entro la fine del 2019. Il dividendo, a 0,16 euro per azione nel 2015, è visto a 0,18 euro per azione quest’anno. E nella recente conference call sui conti 2015, Enel ha evidenziato le condizioni operative difficili di cui soffre a causa dei più bassi prezzi delle materie prime e del cambio negativo dei mercati emergenti.
Gli esperti di Mediobanca per quest’anno si aspettano ricavi totali in calo a 63,292 miliardi di euro dai 73,076 miliardi del 2015 e un utile netto in rialzo a 3,308 miliardi dai 2,196 miliardi del 2015. Il management, ricordano ancora gli analisti, ha anche sottolineato che vuole accelerare l’estrazione di sinergie. I costi cash sono stati ridotti del 3% nel 2015 e la società ha indicato che si dovrebbe vedere un’accelerazione dei risparmi quest’anno. Le efficienze realizzate hanno superato quota 300 milioni di euro a fronte di un target complessivo di 1,4 miliardi.