Ricavi sopra due miliardi, ma volano i debiti.
Terna ha mandato in soffitta il 2015 facendo registrare ricavi pari a 2,07 miliardi di euro, per la prima volta sopra la cifra di 2 miliardi, e con un Margine operativo lordo da 1,49 a 1,53 miliardi.
Volano tuttavia i debiti a ben 8 miliardi, per effetto soprattutto dell’acquisizione della rete elettrica delle Fs, dai precedenti 6,96 miliardi. La società tuttavia prevede che “ci sarà una graduale riduzione dell’indebitamento netto a partire dal 2018-2019”. Secondo il nuovo piano strategico 2016-2019, il rapporto tra indebitamento netto e Rab si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni di piano.
Terna nel presentare il preconsuntivo del 2015 e il nuovo piano triennale ha illustrato anche la politica di remunerazione del capitale. I dividendi nell’arco di piano 2016-2019 “vedranno, già a partire dal 2015, una crescita annua del 3%, per arrivare a 22,5 centesimi di euro per azione nel 2019, con un incremento allineato alla prevista evoluzione degli utili e dei principali parametri patrimoniali”. “Questa politica – spega la nota – riflette comunque un payout complessivo che, nell’arco di piano, si manterrà al di sotto del 75%”.
Al centro degli interessi della società resta il rafforzamento del core business con il consolidamento dell’impegno per lo sviluppo della rete elettrica e l’integrazione della rete acquisita da FS “per un impegno economico complessivo di 3,3 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi di euro in RAB, con impatto mitigato sulla tariffa elettrica e sull’indebitamento del Gruppo grazie anche all’apporto di capitali privati e finanziamenti Ue”. Nel 2019 il valore degli asset regolati (RAB) salirà attestandosi a 14,7 miliardi, con un tasso di crescita medio annuo del 4,6%.
“Come opportunità di crescita internazionale guardiamo all’America Latina”, ha detto l’amministratore delegato, Matteo del Fante, durante la presentazione del piano industriale al 2019 che prevede 150-200 milioni di investimenti in attività regolate all’estero. Nel resto del mondo Terna potrebbe essere “interessata a crescere nell’Epc (engineering, procurement and construction ndr), mentre in Europa al momento del fante