Nel frattempo il numero dei negozi è salito a quota 3.970, e il flagship numero 4mila sarà aperto a giorni in India a New Delhi. Bene anche le vendite online.
La buona notizia è che i ricavi sono in aumento. La cattiva è che gli utili sono in calo. E’ questa la tendenza del trimestre dicembre-febbraio dove le vendite dei nuovi negozi e il cambio sfavorevole contro il dollaro si sono mangiati i profitti del gigante svedese dell’abbigliamento.
E così durante il primo trimestre dell’anno fiscale del gruppo che si concluderà  a novembre, i ricavi al netto dell’Iva sono saliti a 43,691 miliardi di corone (+8,47%) mentre il saldo lordo tra costi e ricavi calava al 52% delle vendite (dal 55,2 dello scorso anno) con profitti in calo a 2,54 miliardi di corone (-29%). Nel frattempo il numero dei negozi è salito a quota 3.970, e il flagship numero 4mila sarà aperto a giorni in India a New Delhi. Ma anche l’andamento delle  vendite online ha dato risultati molto positivi. Il Paese che è cresciuto di più in valuta locale sono gli Usa (+11% dove però sono stati aperti 11 nuovi negozi) a pari merito con l’Italia (+11% dove è stato aperto solo un nuovo negozio nel periodo), ma solo la Svizzera ha registrato un calo delle vendite (-6%). Con 151 negozi su 4 mila il Belpaese rappresenta però ben il 4% dei ricavi del colosso dell’abbigliamento svedese.
“I ricavi sono cresciuti del 9% in valuta locale un risultato che è leggermente sotto i nostri piani – ha commentato Karl Johan Persson, ad di H&M – ma il primo trimestre dello scorso anno aveva registrato ricavi in aumento del 15% e profitti in crescita del 35% anche grazie al cambio favorevole. Il calo della redditività è invece dovuto Il dollaro e l’autunno caldo, hanno da una parte fatto salire il costo de nostri approvvigionamenti e dall’altra ci hanno costretti a fare più saldiâ€.