Ieri in serata Finmeccanica ha annunciato un rialzo delle stime sui ricavi 2009 da 17,1-17,7 miliardi a 17,9-18,3 miliardi di euro e le stime..
Allo stesso tempo però sono state tagliate le stime relative al 2010 in base alle quali gli ordini superano i 21 miliardi, mentre le indicazioni di Ebita sono state portate da 1,65-1,76 miliardi a 1,52-1,6 miliardi. In ogni caso la società ha precisato che nel biennio 2011-2012 si aspetta di riportare la redditività a livelli superiori rispetto a quelli ottenuti in questi ultimi anni, ossia un Ebita margin sopra il 9%.
Il 2010, dunque, secondo le previsioni sarà per Finmeccanica un anno piuttosto difficile nel corso del quale la società ha intenzione di porre in essere delle misure che le consentano di preparare il terreno per una lenta e progressiva ripresa a partire dal prossimo anno. A tal fine la società ha annunciato la sua intenzione di ricorrere alla cassa integrazione per circa 1.500 persone, attualmente occupate nel settore dell’Areonautica, della Difesa e dello Spazio.
A rivelarlo è stato Alessandro Pansa, direttore finanziario di Finmeccanica, il quale ha spiegato che oltre alla cassa integrazione la società prevede di ridurre la forza lavoro in alcune aziende, tra queste Telespazio e Alenia Aeronautica e Aeronavali, nonchè di porre in essere un piano di ristrutturazione che servirà a razionalizzare alcune attività . Allo stesso tempo si prevede poi di ridurre gli investimenti previsti di circa 100 milioni nel tentativo di ridurre l’indebitamento finanziario.
Per quanto riguarda il 2009 Finmeccanica prevede di registrare un indebitamento finanziario netto leggermente sotto i 3,2 miliardi, a fronte dei 3,38 miliardi del 2008, soprattutto per le entrate comprese tra i 530 e i 570 milioni e alla vendita della partecipazione residua in STMicroelectronics.