Fca, Standard & Poor’s conferma il rating

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il suo giudizio su Fca, attestatosi a BB- e ha parlato di prospettive stabili. Per il bond il rating è B-. Secondo S&P l’obbligazione, al pari della vendita di azioni ordinarie, supporta il profilo di rischio di Fiat Chrysler Automobiles e riduce i rischi di downgrade.

Questi rischi sarebbero al contrario saliti per via del flusso di cassa operativo negativo, provocato dalle notevoli spese in capitale connesse al piano industriale al 2018, in un contesto operativo debole in alcuni mercati come quello dell’America Latina.

Nel rapporto, S&P rammenta l’intenzione di Fca di scorporare la sua quota del 90% in Ferrari quotando il 10% sul mercato e distribuendo l’80% delle azioni ferrari agli azionisti Fca.

Questa mossa non è vista dall’agenzia di rating come positiva per la qualità del credito del gruppo:

Ferrari rappresenta una piccola parte dei ricavi del gruppo (2,3 miliardi di euro nel 2013). Tuttavia, visti i suoi margini di profitto operativi più alti e pari a circa il 16%, lo spin-off “diluirà leggermente la redditività di Fca e la diversificazione del suo business. Appare opportuno ricordare inoltre quanto riferito dalla stessa Fca in un documento depositato lo scorso 26 novembre presso la Sec, secondo cui si aspetta una riduzione da circa 715 milioni di euro dell’indebitamento industriale netto grazie al previsto spin-off del Cavallino Rampante. Il profilo di rischio “fair” per Fca, rimasto invariato, riflette il buon posizionamento nel mercato delle automobili e dei veicoli industriali, una buona diversificazione regionale e il miglioramento delle condizioni in Usa.

Questi punti di forza, secondo Standard & Poor’s, sono in parte controbilanciati dal focus dell’azienda guidata da Sergio Marchionne relativamente ai veicoli di media cilindrata e i furgoni, così come la bassa capacità di utilizzazione e la sovracapacità in Europa dove le perdite sono continuate anche se si sono ridotte.

 

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