I profitti, tuttavia, non sono esaltanti.
Il fatturato di Alibaba è in crescita, con risultati superiori a tutte le aspettative.
Meno forte – tuttavia previsto dagli esperti – il dato sui profitti, ridotti del 49% a 463 milioni di dollari, per lo più per via dei premi in azioni assegnati ai dipendenti.
Ma è stato probabilmente un altro l’annuncio “clou” della giornata, per il colosso dell’e-commerce cinese: a sorpresa infatti Jack Ma (presidente esecutivo e patron del gruppo) ha sostituito l’amministratore delegato Jonathan Lu (che comunque resterà nel gruppo) ed ha nominato al suo posto l’attuale direttore operativo, Daniel Zhang. Un avvicendamento non atteso, a soli due anni dalla nomina. E’ possibile che non siano del tutto estranee riflessione sull’andamento del titolo in questi mesi: la quotazione fece segnare una serie di record, dalla raccolta di fondi in Ipo (con 22 miliardi di dollari) al balzo nel primo giorno di quotazione, oltre il 30%, per una capitalizzazione complessiva all’esordio di oltre 230 miliardi di dollari. Ma dopo una fiammata iniziale, durata fino a toccare 120 dollari per azione, l’azione ha preso a scendere e adesso vale grosso modo 80 dollari: solo dall’inizio dell’anno la perdita è del 23% e la capitalizzazione attuale sfiora i 200 miliardi.
Zhang dovrebbe risollevare le sorti di Alibaba a Wall Street. Dal punto di vista del business ha già dimostrato di avere grande fantasia: è sua la trovata del “singles Day”, l’11 novembre, con promozioni per lo shopping on line, che si è dimostrato un clamoroso successo per il gruppo (e che è stato molto imitato in Cina). Arrivato nel gruppo otto anni fa, ha aiutato il gruppo a costruire la piattaforma per l’e-commerce e poi lo sbarco in Borsa.