L'Istat ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2009, dati dai quali emerge un innalzamento a livelli record del rapporto deficit-Pil..
Si tratta del valore più alto mai registato dal 1999, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere periodicamente questi dati. Nel primo trimestre dell’anno, ha spiegato l’Istat, le entrate sono diminuite del 2,9%, una riduzione causata soprattutto dalla diminuzione delle imposte dirette e delle imposte indirette, dei contributi sociali e dalla crescita delle altre entrate correnti. Le entrate in conto capitale, invece, hanno registrato un aumento del 24,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso.
Le uscite correnti sono cresciute del 3,9% su base annua, un aumento che deriva dall’incremento del 7% dei redditi da lavoro, del 7,4% dei consumi intermedi, del 5,6% delle prestazioni sociali in denaro, dello 0,3% delle altre uscite correnti e da una diminuzione del 7,8% degli interessi passivi.
Le uscite in conto capitale, invece, sono aumentate del 15,3% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, un aumento riconducibile soprattutto al +17,4% degli investimenti fissi lordi.
L’Istat, inoltre, ha ricordato che il dato diffuso oggi sull’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche “è conforme alle regole di contabilità europea ma differisce nella trattazione delle operazioni di swap dalla stima annuale calcolata ai fini della notifica dei parametri di Maastricht“.
Tuttavia, bisogna comunque tener conto del fatto che, in genere, il primo trimestre dell’anno è il periodo in cui si registra il rapporto più alto tra deficit e Pil.