Il gruppo D’Amico, attivo nel settore delle navi cisterna per il trasporto di prodotti petroliferi raffinati, ha presentato una trimestrale molto sorprendente, la migliore da quasi 4 anni a questa parte
Il gruppo D’Amico, attivo nel settore delle navi cisterna per il trasporto di prodotti petroliferi raffinati, ha presentato una trimestrale molto sorprendente, la migliore da quasi 4 anni a questa parte. I conti trimestrali hanno consentito al titolo di mettere il turbo in borsa, favorito da volumi ben oltre la media giornaliera. Nei primi tre mesi dell’anno D’Amico ha realizzato un utile netto di 7,6 milioni, che fa da contraltare alla perdita di 1,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Il giro d’affari è aumentato leggermente a 79,5 milioni, mentre un anno fa si attestava a 77 milioni. La sorpresa più interessante arriva, però, dalla crescita del margine operativo lordo, che è praticamente raddoppiato rispetto a dodici mesi fa. Infatti, l’ebitda è risultato pari a 11,5 milioni, mentre un anno fa era a 5,8 milioni. Il margine è salito al 23% dal 13% dello stesso periodo del 2012.
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Il dato relativo all’ebitda è superiore alle stime degli analisti, che stimavano una crescita sostenuta ma solo fino a 10 milioni. Buone indicazioni anche dal risultato operativo. Infatti, l’ebit è risultato positivo per 3,4 milioni, mentre nel primo trimestre dello scorso anno fu negativo per 3,2 milioni. Al 31 marzo 2013 è cresciuto, però, l’indebitamento netto finanziario a 225,6 milioni da 220,7 milioni. Il rapporto tra debito netto e patrimonio netto è di 0,75.
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Il management è molto ottimsta sul futuro. Per i prossimi anni si aspetta che la domanda di tonnellaggio-miglia possa aumentare con decisione, mentre il tasso di utilizzo delle navi dovrebbe risultare più efficiente. Intanto D’Amico ha venduto la nave cisterna handysize a doppio scafo Cielo di Londra per una cifra intorno ai 12,3 milioni di dollari, realizzando una plusvalenza di 4,5 milioni. A Piazza Affari il titolo D’Amico (ticker “DISâ€) ha guadagnato il 5,81% a 0,51€, toccando il livello più alto da marzo 2012 a 0,528€.