Traducendo le stime sintetiche dell’ADB, valutiamo che nel prossimo semestre la crisi economica occidentale avrà i suoi riflessi pesanti..
Una ulteriore dimostrazione ci è stata offerta negli scorsi giorni dall’Asian Development Bank (ADB), la Banca asiatica dello sviluppo, la quale ha rivisto le stime di crescita per le economie asiatiche, ad eccezione del Giappone, non contemplato da tale parte degli studi.
Revisioni, quelle dell’Asian Development Bank, che come ci si attendeva hanno spinto al ribasso le precedenti stime che parlavano di un 2008 in crescita del 7,8%, e quindi 0,2 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Secondo la nuova versione dell’analisi della Banca dello sviluppo, invece, il 2008 crescerà con le stesse proporzioni del 2007, mentre, per attendere una pur sensibile ripresa, si dovrà pazientare almeno ancora un anno.
Dopo un primo trimestre piuttosto buono (per alcuni analisti, “sorprendentemente†buono), arriva pertanto l’atteso freno anche all’economia del continente asiatico, patria di due Paesi emergenti come Cina e India, che hanno da mesi iniziato a fare seriamente i conti con la crisi internazionale.
Traducendo le stime sintetiche dell’ADB, valutiamo che nel prossimo semestre la crisi economica occidentale avrà i suoi riflessi pesanti anche nel continente asiatico. Da tenere in stretta considerazione sono inoltre i due allarmi principali lanciati dalla Banca, particolarmente preoccupata per l’inarrestabile crescita dei prezzi alimentari, e della necessità di consolidare le politiche monetarie per scongiurare il pericolo inflazione.
Roberto Rais