Malgrado il colosso Usa abbia indicato dei miglioramenti in alcuni dei mercati in cui opera, ora si attende un utile per azione a 3,7 dollari, contro i 4 stimati in precedenza, e un fatturato tra i 40 e i 42 miliardi di dollari, in flessione rispetto al tetto precedente fissato a 44 miliardi di dollari.
Caterpillar ha ridotto le stime per l’intero 2016, complice i risultati deludenti dei primi tre mesi a causa della debolezza dei business delle costruzioni e delle miniere.
Malgrado il colosso Usa abbia indicato dei miglioramenti in alcuni dei mercati in cui opera, ora si attende un utile per azione a 3,7 dollari, contro i 4 stimati in precedenza, e un fatturato tra i 40 e i 42 miliardi di dollari, in flessione rispetto al tetto precedente fissato a 44 miliardi di dollari.
Pertanto, la media scende a 41 miliardi di dollari, valore più vicino ai 40,61 miliardi attesi dal consenso degli analisti elaborato da Thomson Reuters. “In un momento in cui molti dei settori industriali per cui lavoriamo hanno problemi, ci concentriamo su quello che possiamo controllare, ovvero la qualità dei prodotti, la posizione di mercato, la sicurezza degli stabilimenti e la progressiva ristrutturazione e riduzione dei costi”, ha detto l’amministratore delegato, Doug Oberhelman.
Questo dopo che nel primo trimestre l’utile di Caterpillar è sceso a 271 milioni di dollari, -78% rispetto agli 1,25 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno scorso, il che si riflette in una contrazione dell’utile per azione da 2,03 dollari a 0,46 dollari. Al netto delle voci straordinarie e dei costi di ristrutturazione, l’eps si è attestato a 67 centesimi, al di sotto dei 68 centesimi attesi dagli analisti. In forte calo anche il fatturato, passato da 12,7 a 9,46 miliardi di dollari (-26%), al di sotto del consenso previsto a 9,50 miliardi.
Un trend preoccupante che crea problemi al titolo Caterpillar a Wall Street (-1,14% a 77,76 dollari) e al rendimento di Cnh Industrial a Piazza Affari, in perdita dell’1,13% a 6,56 euro. Oggi Banca Imi ha confermato il rating hold sull’azione e il target price a 6,30 euro dopo che il mercato Emea degli autocarri è ulteriormente migliorato con un aumento a marzo dell’8% e del 12,1% da inizio anno.