British Airways ha chiuso il primo semestre dell'anno con una perdita al lordo delle imposte di 292 milioni di sterline, un risultato..
Gli effetti della crisi economica continuano quindi a farsi sentire nel settore del trasporto aereo, forse uno dei più colpiti, basti pensare che dall’inizio del 2008 ad oggi la maggior parte delle compagnie aeree low cost sono fallite o sono state acquisite da altre compagnie più grandi.
In ogni caso quello che continua a pesare di più sul bilancio di compagnie aeree di un certo spessore come la British Airways non è tanto il calo dei passeggeri in se quanto più la netta diminuzione di coloro che scelgono di volare in business class, una tendenza questa che continua a persistere anche mentre altri settori dell’economica mondiale mostrano i primi segnali di ripresa e che quindi allontana la speranza di una ripresa che sia in grado di risollevare le compagnie aeree dopo le ingenti perdite che hanno subito nella fase più critica della crisi economica.
Il persistere di una situazione instabile e incerta e i risulati del primo semestre dell’anno hanno indotto la compagnia aerea britannica a decidere di ridurre ulteriormente i costi di gestione nel corso dei prossimi mesi. Ad affermarlo è stato Willie Walsh, chief executive di British Airways il quale ha affermato che i trasporti aerei sono ancora in fase di recessione, i ricavi probabilmente caleranno ulteriormente e la compagnia aerea non può non fare nulla, ulteriori tagli ai costi sono essenziali.
Per l’anno fiscale che termina il 31 marzo 2010 gli analisti prevedono che la società registrerà una perdita ante imposte pari a 586,76 milioni di sterline.
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