Parmalat ha chiuso il 2009 con un utile un utile netto pari a 519 milioni di euro, in calo rispetto ai 673,1 milioni realizzati nel 2008, una perdita..
L’andamento positivo del fatturato si ritiene sia dovuto essenzialmente agli aumenti dei listini prezzi in vigore in alcuni dei paesi in cui opera l’azienda, operazione questa che è frutto di una politica commerciale iniziata lo scorso anno e che ha come obiettivo il recupero della marginalità .
Nonostante questo però il gruppo continua a risentire della forte pressione esercitata dalle altre aziende sue concorrenti, senza contare che la maggior parte dei proventi realizzati dall’aumento dei listini prezzi e dai risparmi ottenuti sull’acquisto della materia prima latte sono stati in larga parte riassorbiti dall’aumento dei costi operativi e di struttura per circa 43 milioni, di cui circa 20 milioni riguardano l’effetto inflazione del Venezuela e altri circa 20 milioni l’incremento dei costi di marketing.
Alla luce dei risultati conseguiti nel corso del 2009 Parmalat ha annunciato che verrà proposto un dividendo complessivo pari a 0,104 euro per azione, in calo rispetto allo 0,173, di cui è stato già versato un acconto pari a 0,041 euro, mentre i restanti 0,063 euro per azione verranno versati a saldo. Nel caso in cui l’Assemblea, che sarà convocata il 31 marzo in prima convocazione e il 1 aprile in seconda convocazione, approvi la proposta il dividendo verrà messo in pagamento il 22 aprile 2010.
La pubblicazione dei dati relativi al 2009 hanno avuto buone conseguenze in Borsa dove il titolo Parmalat in apertura ha segnato un incremento del 2,70%.
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