Da un sondaggio condotto dalla Banca d'Italia è emerso che il 29,3% delle imprese industriali e dei servizi prevede di chiudere..
Il sondaggio, che ha coinvolto 3.874 imprese con almeno 20 addetti di cui 2.795 appartenenti all’industria e 1.079 ai servizi privati non finanziari, ha anche messo in evidenza un calo degli investimenti per i prossimi sei mesi e una diminuzione dello 0,8% della forza lavoro nel terzo trimestre dell’anno.
Per quanto riguarda gli investimenti, in particolare, circa il 30% delle imprese prevede di affrontare una spesa minore, il 10,8% una spesa maggiore mentre il 59,2% delle imprese prevede una spesa per investimenti uguale a quella dell’anno precedente. Le imprese che hanno affermato di prevedere una riduzione della spesa destinata agli investimenti hanno addotto come motivazione una diminuzione inattesa della domanda, i fattori finanziari e il clima di incertezza che continua a caratterizzare l’attuale situazione economica. Per il 2010 , invece, il 19,2% delle imprese prevede un aumento dei propri investimenti, il 25% un calo.
Per quanto riguarda l’occupazione il 36% delle imprese ha parlato di una riduzione mentre il 16% ha parlato al contrario di un aumento, un dato questo tutt’altro che confortante se si pensa che i dipendenti sono già stati ridotti dell’1,6% nei primi nove mesi dell’anno. A riguardao, in particolare, la Banca d’Italia ha spiegato che la riduzione dell’occupazione avviene principalmente tramite il blocco delle assunzioni e attraverso mancati rinnovi dei contratti a termine.
Le imprese che prevedono di chiudere il 2009 in perdita, come già anticipato, sono il 29,3%. Di queste le più numerose sono nell’industria, in particolare il 33,4% nella media del comparto e il 37,7% nei soli settori del tessile, abbigliamento pelli e cuoio. In ogni caso la quasi totalità di queste ha indicato una netta riduzione del fatturato già a partire dall’estate.