Il direttore generale Paolo Ceretta, punto di riferimento della società che possiede una partecipazione in Generali del 2,4%..
Il direttore generale Paolo Ceretta, punto di riferimento della società che possiede una partecipazione in Generali del 2,4%, ha fatto sapere che il risultato di bilancio non vuole andare in difetto con la gestione ordinaria del gruppo che ricorda essere solida ed efficiente.
Il margine operativo lordo di De Agostini nel 2010 è stato di 876 milioni di euro, contro gli 801 milioni registrati due anni fa. Il margine operativo ordinante è stato di 428 milioni di euro contro i 355 milioni del 2009. Aumento interessante quello dei ricavi che si attestano con un +4% facendo chiudere il bilancio 2010 con 4,3 miliardi di euro.
Paolo Ceretta ha inoltre ribadito che il rosso è stato causato anche dalla scelta di svalutare la quota detenuta in Assicurazioni Generali e l’allineamento è stato pari a 404 milioni di euro: lo scorso anno il valore delle azioni Generali oscillava intorno ai 25 euro mentre allo stato attuale il valore è di 14 euro. Con questo si evince che quasi la metà della plusvalenza incassata dalla vendita di assicurazioni Toro è stata elisa dall’ingresso in Generali.
A questo punto è chiaro che per De Agostini l’investimento in Assicurazioni Generali risulta essere in perdita per ben 600 milioni di euro. Se si va osservare il dividendo ottenuto dal gruppo di Novara da parte di quello triestino, si ottiene una perdita che scende di poco sotto il mezzo miliardo di euro. Un segnale positivo ottenuto grazie anche alla partecipazione in Lottomatica arriva dal dato Ebitda che è positivo per ben il 23% facendo chiudere a 262 milioni di euro.