
La trimestrale ha battuto le previsioni degli analisti, però l’outlook ed i margini hanno deluso le attese.
Cisco ha chiuso il secondo trimestre fiscale con utile netto in calo del 17,8% a quota 1,52 miliardi di dollari, pari a 27 centesimi per azione. Se si escludono le voci straordinarie, l’utile è ammontato a 37 centesimi per azione.
I ricavi dell’azienda operante nella fornitura di apparati di networking nel trimestre sono stati di 10,4 miliardi di dollari, in crescita del 6%. Le previsioni degli analisti erano in media di utile a 35 centesimi per azione e ricavi a 10,23 miliardi di dollari.
Cisco ha deciso di abbassare i prezzi e aumentare gli investimenti, per stare al passo con la concorrenza. Sono così aumentate le spese di ricerca e sviluppo del 19%, e quelle del marketing del 15%.
Rispetto all’anno precedente, il margine lordo è calato dal 65,6% al 62,4%, con il consensus che lo aveva previsto a 63,3%.
Per il trimestre in corso, Cisco stima utile per azione compreso tra 35 e 38 centesimi per azione, e ricavi compresi tra 10,8 e 11 miliardi di dollari. Le stime degli esperti delle banche erano di utile per azione a 40 centesimi e ricavi a 10,9 miliardi.