
Sono aumentati anche i ricavi del gruppo, saliti a quota 347,4 milioni, dai 256,3 precedenti, mentre il patrimonio gestito a fine 2009 è stato pari a 13,9 miliardi, ossia in rialzo del 14%.
Questo rialzo del patrimonio è dovuto anche in larga parte ad una raccolta netta positiva di 630 milioni e a una performance media ponderata netta per la clientela nell’intero 2009 di oltre il 9%.
Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo complessivo di 0,20 euro per azione, dei quali 0,10 a titolo di dividendo non ricorrente. Il dividendo ordinario verrà pagato agli azionisti metà in contanti e metà in azioni proprie, mentre il dividendo non ricorrente sarà pagato totalmente in azioni proprie.
Quindi ogni azionista avrà diritto a 0,05 euro per azione in contanti, con la cedola che sarà staccata il 24 maggio prossimo, con un’azione ordinaria distribuita ogni 60 possedute.
Tuttavia, nonostante i buoni numeri 2009 e la prossima entrata nel Ftse Mib, il titolo Azimut ieri a Piazza Affari ha perso il 2,24% a quota 9,18 euro per azione.