La cedola proposta è stata superiore anche alle attese dei Comuni di Milano e Brescia...
I ricavi sono stati di 5,91 miliardi, con una perdita del 3% rispetto all’anno prima, mentre sono risultati migliori delle attese sia l’utile con consenso a 65 milioni, sia il dividendo, proposto agli azionisti a 0,07 euro per azione, contro i 5 centesimi previsti precedentemente.
La cedola proposta è stata superiore anche alle attese dei Comuni di Milano e Brescia, azionisti di A2A che riceveranno oltre 60,2 milioni di euro a testa. Il monte dividendi arriva così ad un valore di 219 milioni, con un utile netto consolidato di 80 milioni.
La scelta operata da A2A, di pagare una cedola più alta, è stata molto influenzata dalla pressione dei due maggiori soci pubblici, che speravano in una cedola più alta per sostenere le proprie casse.
Ricordiamo che lo scorso anno A2A aveva distribuito un dividendo di 0,097 euro per azione, per un monte dividendi di 304 milioni di euro, contro un utile civilistico di 172 milioni, con i due comuni lombardi che ricevettero 83,4 milioni ciascuno.
L’indebitamento è salito a 4,6 miliardi perciò A2A dovrà ricorrere alle riserve per distribuire un dividendo di 7 centesimi.