I conti 2015 del gruppo si contraddistinguono per il significativo aumento anno su anno delle due voci di ricavo ricorrenti: le commissioni di gestione, grazie soprattutto alla forte raccolta netta nei fondi comuni, e il margine da interessi, per la diminuzione nel costo della raccolta nonostante il calo del rendimento degli attivi.
Banca Mediolanum ha approvato il bilancio 2015 che si è concluso con un utile netto record pari a 438,6 milioni di euro, +37% sul 2014, coerente con le aspettative degli analisti. Anche sul dividendo non ci sono state sorprese: l’importo unitario è di 0,3 euro, compreso l’acconto di 0,16 euro distribuito lo scorso novembre da Mediolanum Spa che a fine dicembre 2015 è stata incorporata dalla controllata Banca Mediolanum.
La cedola risulta in crescita dell’11% rispetto al 2014, il che implica un payout del 52% e un dividend yield del 4,75%.
Il totale delle masse gestite e amministrate è salito a 70,682 miliardi di euro, +10% rispetto al 31 dicembre 2014. Mentre il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) pro-forma al 31 dicembre 2015 è riusltato pari a 19,66%, uno dei più alti tra i gruppi bancari italiani.
I conti 2015 del gruppo si differenziano per il significativo aumento anno su anno delle due voci di ricavo ricorrenti: le commissioni di gestione, grazie soprattutto alla forte raccolta netta nei fondi comuni, e il margine da interessi, per la diminuzione nel costo della raccolta nonostante il calo del rendimento degli attivi.
Questi effetti, di concerto con l’aumento delle commissioni di performance, hanno più che compensato l’assenza di capital gains registrati negli anni precedenti sui portafogli titoli. Il risultato include, inoltre, l’esborso di 31 milioni per la chiusura del contenzioso fiscale in essere con l’Agenzia delle Entrate.
Più nello specifico, relativamente alle attività in Italia attraverso Banca Mediolanum la raccolta netta è stata positiva per 4,663 miliardi complessivi. Particolare attenzione merita il dato della raccolta netta in fondi (che include quella realizzata attraverso le polizze unit-linked), attestatasi a 4,687 miliardi.
Il numero di promotori finanziari al 31 dicembre 2015 è risultato pari a 4.387, mentre alla stessa data i clienti hanno raggiunto quota 1.129.000 (+4% rispetto al 2014) e i conti correnti e di deposito 840.700 unità , +9% rispetto all’anno precedente.