Le principali azioni di marketing (come la riduzione dei prezzi o particolari forme promozionali) non sembrano aver sortito..
I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che è rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.
Come detto, causa di tale crollo è attribuibile ai nuovi dati sulle vendite: Mazda ha annunciato che negli Stati Uniti le unità vendute delle proprie autovetture sono calate del 36%, ancora peggio, pertanto, della già di per sè sensibile diminuzione di Toyota (- 32%) e Honda (- 24%).
Secondo gran parte degli analisti, inoltre, non ci sarebbe molto altro da fare, per le case automobilistiche, che attendere il passaggio del temporale.
Le principali azioni di marketing (come la riduzione dei prezzi o particolari forme promozionali) non sembrano aver sortito effetti particolari, o comunque capaci di contrastare la crisi finanziaria alla base dell’attuale difficile congiuntura.
Peggio di Mazda ha comunque fatto Nissan, le cui vendite sono diminuite del 37%.