La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 della società multiutility, che opera nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente, era di 2,0 miliardi di euro, in flessione di 79 milioni rispetto al 2014 e di 120,7 milioni in confronto al 30 settembre dello scorso anno.
Acea ha archiviato il 2015 con ricavi consolidati per 2,917 miliardi (-4% anno su anno), un utile netto in crescita di 175 milioni di euro (162,5 milioni nel 2014), un ebitda di 732 milioni (717,7 milioni nel 2014), un ebit di 386,5 milioni (390,4 milioni nel 2014) e investimenti pari a 428,9 milioni (318,5 milioni nel 2014).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 della società multiutility, che opera nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente, era di 2,0 miliardi di euro, in flessione di 79 milioni rispetto al 2014 e di 120,7 milioni in confronto al 30 settembre dello scorso anno. La società proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,50 euro per azione (payout al 59%, determinato sull’utile netto prima delle attribuzioni a terzi), in crescita di oltre l’11% rispetto al 2014.
“Nel 2015 è proseguito il percorso di crescita avviato e abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati, ha commentato Alberto Irace, amministratore delegato di Acea. “Lo sviluppo tecnologico di Acea 2.0 ha già evidenziato i primi risultati e permetterà di conseguire in futuro ulteriori miglioramenti sia in termini di efficienza operativa che di ottimizzazione  del capitale circolante”.
Gli obiettivi del Piano 2016-2010, ha proseguito il manager, “sono incentrati su assunzioni prudenti e riguardano, essenzialmente, la crescita per linee interne, grazie ad un realistico programma di efficientamento e di  investimenti. Il Piano finanzia un importante livello di investimenti e una crescita della remunerazione agli azionisti, mantenendo una struttura finanziaria solida e flessibile”.
Per il 2016 il management punta a un aumento dell’ebitda compreso tra il 2% e il 4%. Un aggiornamento più puntuale della guidance sarà fornito a giugno perché nel settore idrico le nuove componenti tariffarie relative alla “qualità ” troveranno una prima concreta applicazione tra marzo e aprile.