Milano crolla sotto il peso titoli bancari (-1,9%) ed in mattinata è il listino peggiore; intanto Francoforte lascia sul terreno lo 0,5%, Parigi lo 0,9% e Londra lo 0,2%.
Nonostante le buone notizie provenienti da più parti, c’è debolezza nell’aria. Le Borse europee non sfruttano i dati positivi della produzione industriale provenienti dalla Gran Bretagna e il collocamento di 6,5 miliardi di Bot a un anno a tassi negativi: il Tesoro ha assegnato tutti i titoli con un rendimento sceso a -0,14% dal -0,081 di aprile (buona la domanda a 11,12 miliardi).
Tuttavia, Milano crolla sotto il peso titoli bancari (-1,9%) ed in mattinata è il listino peggiore; intanto Francoforte lascia sul terreno lo 0,5%, Parigi lo 0,9% e Londra lo 0,2%. A Milano crescono le vendite sui titoli degli istituti di credito, con il Banco Popolare sospeso per eccesso di ribasso dopo aver annunciato un primo trimestre in rosso e un imminente aumento di capitale. La banca veneta, si porta con sè anche la sua promessa sposa Popolare di Milano con la quale si fonderà nella seconda parte dell’anno. Le rettifiche sul bilancio chieste dalla Banca centrale europea fanno temere che il rischio si possa estendere anche alle altre banche. In controtendenza solo Mediobanca, dopo aver diffuso una buona trimestrale. Male anche Mediaset, dopo i conti della vigilia, sospesa dopo la pioggia di vendite.
Il differenziale tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si aggira intorno ai 138 punti base nei primi scambi del mattino. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario tocca quota 1,50%, mentre il tasso del Bund con pari scadenza si attesta sotto quota 0,12 per cento. Dal punto di vista macroeconomico, si sta posizionando la situazione tra la Troika e la Grecia: la Commissione europea dovrebbe spinge per dare il via libera alla nuova tranche di aiuti che serviranno ad Atene per ripagare i debiti in scadenza a inizio estate.