Banca Generali ha chiuso il terzo trimestre del 2009 con un utile netto di 21,7 milioni, un buon risultato soprattutto se paragonato..
Se si prendono in considerazione i primi nove mesi dell’anno l’utile netto risulta pari a 45,6 milioni, con un margine di intermediazione in crescita del 56% a 194 milioni, un’Ebitda che sale del 140,6% a 85,2 milioni e risultato operativo in crescita del 154,7% a 81,1 milioni.
Il margine di interesse si è attestato a 38,6 milioni dai 43,4 dello scorso anno, le commissioni lorde sono cresciute del 18,7% a 216,2 milioni mentre le commissioni di gestione sono aumentate del 22% rispetto allo scorso anno.
Le commissioni nette sono cresciute del 53% a 136,7 milioni mentre i costi operativi hanno raggiunto quota 119 milioni, soprattutto a causa di alcune componenti straordinarie, in ogni caso il rapporto tra uscite ed entrate è comunque migliorato al 56,1% dal 71,5% del 2008.
I buoni risultati ottenuti nel corso dei primi nove mesi dell’anno, tuttavia, non sono affatto un caso ma, al contrario, come ha spiegato l’amministratore delegato di Banca Generali, Giorgio Girelli, si tratta di una conseguenza delle iniziative strategiche intraprese dal Gruppo, anche se si ritiene che gran parte degli effetti positivi inizieranno a manifestarsi a partire dal 2010.
I dati relativi ai primi nove mesi del 2009, dunque, sono solo il punto di partenza della grande ripresa e della conseguente crescita prospettata dalla società che è riuscita ad conseguire risultati superiori a quelli attesi dagli analisti.
Banca Generali, inoltre, ha fatto sapere di aver già concluso più di 1.300 operazioni di rimpatrio di capitali legate allo scudo fiscale.
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