Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, UBS avrebbe allo studio la scissione della divisione investment banking e il trasferimento..
Secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano statunitense, l’intenzione è quella di sottrarre le attività dell’investment banking alla costante pressione delle autorità di regolamentazione elvetiche, soprattutto per quanto riguarda le regole della Banca centrale svizzera e della Finma, ossia l’organismo di vigilanza dei mercati finanziari svizzeri.
Le autorità svizzere hanno infatti proposto di recente delle nuove regole in base alle quali UBS e le altre banche svizzere sarebbero obbligate a detenere una copertura pari ad almeno il 19% degli attivi ponderati per il rischio, di cui 10% sotto forma di azioni ordinarie. In altre parole di tratta di requisiti che superano di gran lunga i requisiti patrimoniali stabiliti da Basilea 3.
Una svolta da parte di UBS era del resto ampiamente prevedibile, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dal Ceo dell’istituto elvetico, Oswald Grübel, che ha dichiarato di essere contrario sia alle proposte di Basilea 3 sia a quelle del governo elvetico.
La divisione investment banking di UBS, ricordiamo, nel corso del primo trimestre del 2011 ha contributo al fatturato per il 44% dopo essere stata salvata grazie ad un intervento pubblico nel corso nel 2008, durante la fase più dura della crisi economica e finanziaria.