Tremonti accusa le banche

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha approfittato dell’assemblea di Confcooperative per far sapere la sua personale opinione in relazione a ciò che riguarda il settore bancario e la crisi economica.

Tremonti, infatti, ha rivelato che per quanto riguarda gli istituti bancari c’è ancora molto da fare perchè, a suo avviso, il problema principale è che gli istituti bancari mettono in atto una finanza che è fine esclusivamente a se stessa.


Secondo i dati raccolti, infatti, la maggior parte delle banche ha registrato un incremento della raccolta di capitale a cui però non corrisponde affatto un aumento dell’impiego del credito verso le imprese. Il capitale accumulato, infatti, viene esclusivamente utilizzato nel settore finanziario, una pratica che secondo Tremonti deve essere oggetto di preoccupazione.

Le cattive intenzioni delle banche, inoltre, ha affermato Tremonti, sono evidenziate anche dal loro scarso interesse nei confronti dei cosidetti bond, strumenti appositamente realizzati per fornire aiuto e sostegno alle banche ma che queste hanno scelto di non utilizzare perchè ritenuti troppo costosi.


Per quanto riguarda la cassa integrazione Tremonti ha evidenziato un rallentamento delle richieste. In base ad un accordo con le Regioni, infatti, erano state predisposte per la cassa integrazione 1,3 miliardi di ore e, fino ad ora, ne sono state utilizzate soltanto 300 milioni, circostanza che sottolinea come la situazione si sia rivelata migliore rispetto alle previsioni.

Per quanto riguarda il debito pubblico Tremonti ha sottolineato come il piano messo in atto dal governo, ossia quello di preservare i conti pubblici e l’esercizio, abbia sortito gli effetti positivi sperati. I dati, infatti, rivelano che nell’ultimo periodo la velocità di crescita del debito risulta inferiore rispetto alla media europea e l’Italia è l’unico paese ad avere un deficit al di sotto del 3%.

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