Respira il titolo Unicredit a Piazza Affari...
I diritti sono saliti dell’80,85% a 0,85 euro nella sola giornata di ieri, contraddistinta fin dall’inizio della seduta da grossi ordini di investitori istituzionali.
I volumi hanno interessato 230 milioni di azioni cioè circa il 12% dell’intero capitale, gli investitori più attivi sono stati quelli di Regno Unito, Francia e Germania. In questo modo la capitalizzazione è tornata a 6,3 miliardi di euro, quindi la metà rispetto ai 12,2 miliardi del 3 gennaio, prima ancora che Unicredit annunciasse i termini dell’aumento di capitale.
Come dichiarato ieri da Roberto Nicastro, direttore generale dell’istituto di Piazza Cordusio, non si temono possibili scalate ad Unicredit. Il dg ha ricordato che lo statuto della banca limita al 5% il diritto di voto in assemblea indipendentemente dal numero di azioni detenute, inoltre Nicastro ha affermato che la Banca d’Italia è in grado di evitare assunzioni di partecipazioni superiori al 10%.
â–º AUMENTO DI CAPITALE UNICREDIT
Nicastro ha concluso dicendo che ovviamente si sta tenendo d’occhio l’andamento del titolo in Borsa, il quale sta mostrando una volatilità inattesa, comunque i fondamentali della banca rimangono buoni ed il Tier 1 è positivo.
Nel frattempo BofA Merrill Lynch e Mediobanca stanno cercando nuovi investitori per trovare i rimanenti 5,7 miliardi di euro dell’aumento di capitale sul mercato. Sarebbero in corso colloqui con investitori sia italiani che stranieri, tra cui anche fondi sovrani.