
Hanno giocato un ruolo importante anche le dichiarazioni di Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale, la quale ha detto che diverse banche avrebbero necessità di nuove iniezioni di capitale.
A tutto questo ha fatto seguito una sfilza di tagli di Goldman Sachs sui titoli del settore bancario italiano, dopo anche però una riduzione generale delle stime sull’utile per azione degli istituti di credito italiani per il periodo 2011/2013.
Goldman ha tagliato il target price su Unicredit da 1,5 euro a 1,35 euro per azione, da 1,7 euro a 1,55 euro per azione su Intesa Sanpaolo, con rating neutral su entrambi i titoli. Il prezzo obiettivo di Monte dei Paschi di Siena è stato portato a 0,55 euro, mentre quello di Ubi Banca a 3,2 euro per azione.
â–º TITOLI SETTORE BANCARIO BOCCIATI DA CREDIT SUISSE
Il prezzo obiettivo di Credem è stato tagliato a 3,9 euro, quello di Creval a 2,2 euro.
La Popolare di Milano è l’unica banca che si è salvata dai tagli di Goldman Sachs, che ha anzi aumentato il target price da 1,2 euro a 1,3 euro.