Nei portafogli delle istituzioni finanziarie lo stock di titoli di Stato posseduti ha raggiunto in controvalore quota 822 miliardi di euro rispetto a 695 miliardi di un anno prima.
In Italia gli istituti di credito dovrebbero fare il loro mestiere che è rappresentato dal concedere il credito alle famiglie ed alle imprese sulla base di criteri di merito. Questo è quanto, tra l’altro, hanno ribadito congiuntamente l’Adusbef e la Federconsumatori nel rilevare, invece, che negli ultimi mesi le banche in Italia hanno preferito fare profitti a colpo sicuro acquistando i titoli di Stato attraverso i prestiti a tasso accomodante concessi dalla Banca centrale europea (Bce).
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Nei portafogli delle istituzioni finanziarie lo stock di titoli di Stato posseduti, dai Bot ai Btp e passando per i CCTeu ed i Ctz, ha raggiunto in controvalore quota 822 miliardi di euro rispetto a 695 miliardi di euro di un anno prima. Questo significa che, approfittando del progressivo calo dello spread Btp-Bund, le banche hanno guadagnato senza assumersi sostanzialmente alcun rischio d’impresa mentre le famiglie annaspano nel poter ottenere mutui e prestiti. Anzi, sottolineano altresì i Presidenti delle due Associazioni, le banche il credito concesso se lo fanno pagare caro a partire dai mutui sui quali gli spread medi applicati sono i più alti d’Europa.
► TITOLI AZIONARI CONSIGLIATI DA EXANE BNP PARIBAS
Di conseguenza, rivolgendosi al Governo, l’Adusbef e la Federconsumatori chiedono che venga prestata maggiore attenzione per la clientela bancaria evitando che questa venga zavorrata da una spesa per interessi oltre il dovuto e, nel complesso, da commissioni e spese per i servizi bancari frutto del fatto che, secondo le due Associazioni, le banche in Italia sono sostanzialmente al riparo dalla concorrenza.
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Nei portafogli delle istituzioni finanziarie lo stock di titoli di Stato posseduti, dai Bot ai Btp e passando per i CCTeu ed i Ctz, ha raggiunto in controvalore quota 822 miliardi di euro rispetto a 695 miliardi di euro di un anno prima. Questo significa che, approfittando del progressivo calo dello spread Btp-Bund, le banche hanno guadagnato senza assumersi sostanzialmente alcun rischio d’impresa mentre le famiglie annaspano nel poter ottenere mutui e prestiti. Anzi, sottolineano altresì i Presidenti delle due Associazioni, le banche il credito concesso se lo fanno pagare caro a partire dai mutui sui quali gli spread medi applicati sono i più alti d’Europa.
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Di conseguenza, rivolgendosi al Governo, l’Adusbef e la Federconsumatori chiedono che venga prestata maggiore attenzione per la clientela bancaria evitando che questa venga zavorrata da una spesa per interessi oltre il dovuto e, nel complesso, da commissioni e spese per i servizi bancari frutto del fatto che, secondo le due Associazioni, le banche in Italia sono sostanzialmente al riparo dalla concorrenza.