Ottenere un finanziamento da un istituto bancario comporta degli obblighi da parte del richiedente e della banca, che devono essere assolti nel corso della durata del rapporto che lega i due soggetti. Questo però non esclude la possibilità di interrompere il rapporto con la banca che ha concesso il finanziamento e spostarsi presso un altro istituto bancario. Infatti,a partire dal 2007, si può compiere la surroga del mutuo, ossia la sua portabilità presso una nuova banca a costo zero, per modificare i parametri del mutuo, e cioè la durata, il tasso di interesse, il tipo di rateizzazione, senza che l’importo del debito residuo subisca variazioni. E’ importante comprendere se nel 2017 venga ancora preferito il tasso fisso, oppure vi sia una rivalutazione del tasso variabile, tanto da renderlo preferibile e conveniente.
Surroga mutui: il 2017 è ancora l’anno del tasso fisso?
La surroga del mutuo è stata introdotta in Italia con la famosa legge Bersani del 2007 e anche con la Finanziaria del 2008, grazie alla quale il mutuo può essere trasferito dall’istituto bancario che lo ha erogato ad una nuova banca, ritenuta migliore per le esigenze del richiedente. Attraverso la surrogazione del mutuo è possibile modificare i parametri che hanno portato all’erogazione del mutuo, come la durata del finanziamento, il tasso di interesse e anche lo spread, ossia ciò che la banca guadagna a seconda di quanto previsto dall’istituto bancario. Tutto ciò avviene a costo zero e senza che il debito residuo venga modificato, e per quanto riguarda l’ipoteca, non ne viene concessa una nuova, ma resta quella originaria con il solo passaggio al nuovo istituto. Per effettuare questa operazione è necessario che il richiedente riferisca la sua intenzione per iscritto alla banca che inizialmente ha erogato il prestito, che non può esimersi dal permettere il trasferimento, ed entro trenta giorni deve concedere il nulla osta, mentre la nuova banca può decidere di rifiutare il nuovo cliente. Prima di effettuare il trasferimento, però, è necessario prendere in considerazione tutte le possibili alternative, proprio per questo sono state create piattaforme on – line attraverso le quali è possibile confrontare i preventivi di tutte le più importanti banche.
E’ proprio il tasso di interesse il parametro che più spesso viene modificato in caso di mutui surroga. Per la surrogazione, come per il mutuo, il richiedente può scegliere se adottare il tasso di interesse fisso oppure quello variabile, ovviamente in base alle proprie esigenze. Il tasso fisso non subisce modifiche nel corso del tempo, ma resta invariato, quindi è preferito da chi ha particolari esigenze e sente la necessità di conoscere precisamente l’ammontare della rata da pagare. Il tasso variabile, invece cambia al variare del parametro di riferimento, quindi in alcuni periodi può essere di gran lunga preferibile, ma non è un valore stabile e per questo meno certo. Il tasso fisso è un finanziamento legato all’Eurirs, ossia al tasso medio swap registrato nell’Eurozona per una data scadenza, attualmente la scadenza è a vent’anni ed è di poco sopra all’1%,quindi sembra essere molto conveniente. Il mutuo a tasso variabile, invece è agganciato all’Euribor, con scadenza tra uno e tre mesi, attualmente l’Euribor ha un valore negativo, ossia -0,28%, quindi rispetto al tasso fisso è di gran lunga più vantaggioso, e proprio per questo nel 2017 potrebbe essere preferibile. Bisogna, però tenere sempre presente che devono essere valutati diversi fattori prima di scegliere un determinato tasso di interesse o decidere di modificarlo attraverso la surroga, dal momento che si tratta di elementi fondamentali per estinguere il mutuo in totale serenità .