In base al Rapporto mensile dell'Abi "Monthly Outlook" a marzo 2010 le sofferenze per le banche italiane sono cresciute di circa 2 miliardi, raggiungendo così..
La crescita degli impieghi resta sui livelli registrati nel mese precedente, a fare da traino sono sempre i prestiti alle famiglie, in costante crescita. I prestiti alle famiglie produttrici, in particolare, sono cresciuti del 2,5% mentre quelli concessi alle famiglie per l’acquisto di immobili sono arrivati a registrare un incremento dell’8,2%, soprattutto in considerazione dell’attuale livello dei tassi di interesse, al minimo storico.
Nello suo bollettino, infatti, l’Abi ha spiegato che ad aprile il tasso sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è calato del 2,56%, contro il 4,06% di aprile 2009.
Al contrario, invece, contunuano a calare i finanziamenti concessi alle imporese non finanziarie che a marzo hanno registrato una flessione del 2,2%, in leggero miglioramento rispetto al 2,9% registrato a febbraio. In relazione a questa tipologia di finaziamento l’Abi non ha indicato se la flessione sia causato da un calo della domanda o da vincoli piuttosto restrittivi imposti dal lato dell’offerta.
Quel che è certo, tuttavia, è che il perdurare della crisi finanziaria si riflette nella crescita piuttosto sostenuta dei depositi, cresciuti del 9% ad aprile. Contestualmente nello stesso mese c’è stato un calo nella raccolta di obbligazioni, la cui crescita è passata al 2,3% contro il 3,9% di marzo.