Attesi in serata i riscontri ufficiali sull'esito dell'incremento di capitale.
Il Fondo Atlante varato dal sistema bancario per sostenere gli aumenti di capitale difficili e entrare nel mercato delle sofferenze si presenta al mercato: ha raccolto fino ad ora 4,25 miliardi da 67 investitori. E’ quanto si evince dalle slide di presentazione del Fondo, illustrate durante una conferenza stampa a Milano.
Il veicolo gestito da Queastio sgr di Alessandro Penati ha un periodo di investimento di 18 mesi, estendibile per altri 6 mesi per concludere operazioni già in corso. Ha un obiettivo di rendimento è di circa il 6% annuo.
La prima operazione per la quale il Fondo si è assunto un impegno di garanzia, subentrando a Unicredit, è l’aumento di capitale della Popolare di Vicenza: in serata sono attesi i riscontri ufficiali sull’esito dell’aumento di capitale. Stando alle indiscrezioni di mercato, intanto, le adesioni all’aumento sarebbero di poco superiori all’8% del capitale e quindi Atlante sarà sopra il 90% del capitale con un esborso da 1,35 miliardi sul totale di 1,5 dell’operazione. Sulla banca si era espresso, prima dell’emergere di questi numeri, il presidente di Quastio: “C’era una ragionevole rischio bail-in e ora non c’è più”, ha dichiarato Penati in riferimento alla procedura di risoluzione degli istituti che prevede il coinvolgimento di azionisti, obbligazionisti e in ultima istanza depositanti sopra i 100mila euro. Grazie al ruolo del Fondo, ha sottolineato Penati, “la struttura del debito della Popolare di Vicenza ora è a rischio zero” e “il Fondo ha le risorse per effettuare l’operazione”, ha aggiunto. La missione di Atlante, da fondo quale è, non è di fare l’azionista di lungo termine delle banche partecipate, quanto “valorizzare e vendere” le partecipazioni acquisite in istituti in ristrutturazione.
Paolo Petrignani, amministratore delegato della Sgr, ha anche evidenziato che il Fondo potrà eventualmente essere riaperto in futuro con il ‘nulla osta’ di almeno il 66,6% delle quote. La durata di Atlante è di 5 anni, estendibile di anno in anno per altri 3 anni. Il periodo di investimento si chiuderà a novembre 2017. Per i successivi sei mesi, e quindi fino al maggo 2018, sarà possibile solo portare a termine operazioni già avviate.