Il salvataggio della galassia Ligresti è ormai nelle mani di Unicredit. Nei giorni scorsi, infatti, Premafin-Fondiaria Sai ha rifiutato la proposta di Groupama
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, dunque, la famiglia Ligresti si sarebbe affidata a Unicredit, che al momento sta studiando un piano alternativo a quello formulato da Groupama ma che allo stesso tempo consenta il salvataggio di Premafin e delle sue controllate.
Secondo le indiscrezione pubblicate dal La Repubblica, in particolare, il nuovo patto allo studio di Unicredit si differenzia da quello di Groupama in quanto punterebbe non più su Premafin ma direttamente su Fondiaria Sai, che necessita di un aumento di capitale da almeno 500 milioni di euro.
La modalità per arrivare a questo risultato, tuttavia, presentano delle analogie con il precedente piano. Secondo le indiscrezioni, che almeno per ora non hanno ricevuto alcuna conferma ufficiale, Unicredit acquisterebbe da Premafin i diritti per sottoscrivere l’aumento di capitale in modo da arrivare a controllare, al termine dell’operazione, una quota non superiore al 7-8% del capitale della compagnia assicurativa. In questo modo, dunque, la famiglia Ligresti andrebbe ad incassare una cifra vicina ai 150 milioni seguendo l’aumento di capitale senza scendere al di sotto del 30% della quota.
Al momento lo studio è ancora a livello preliminare, tuttavia pare che questo orientamento sia condivido da tutto il management.
Comments (4)