Piano di ricapitalizzazione Mps, Ubi Banca e Banco Popolare

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Lo scorso dicembre l'Eba, l'Autorità bancaria europea, a seguito di alcuni stress test sulle banche europee ha fissato in 15,4 miliardi di euro...

Lo scorso dicembre l’Eba, l’Autorità bancaria europea, a seguito di alcuni stress test sulle banche europee ha fissato in 15,4 miliardi di euro l’ammontare di capitale aggiuntivo di cui necessitano le banche italiane, di cui 2,73 miliardi Banco Popolare, 7,97 miliardi Unicredit, 1,39 miliardi Ubi Banca e 3,27 miliardi Mps.

Ciascuna delle banche interessate dovrà apportare la quantità di nuovo capitale richiesta entro il prossimo 30 giugno, mentre per il prossimo 20 gennaio è fissato l’appuntamento con la Banca d’Italia, durante il quale le sopra citate banche dovranno illustrare il piano predisposto per adeguare il loro patrimonio alle richieste dell’Eba.

ABI CRITICA SCELTA EBA SULLE BANCHE

Unicredit ha provveduto a far confluire capitale aggiuntivo nelle proprie casse mediante l’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro che si concluderà tra pochissimi giorni, mentre gli altri tre istituti sembrano essere intenzionati ad evitare soluzioni di questo tipo.

Per quanto riguarda Banca Monte dei Paschi di Siena, la strategia si baserà su quattro punti, ovvero: la conversione dei Fresh, di cui 300 milioni sono già stati convertiti lo scorso dicembre mentre altri 700 milioni verranno convertiti il prossimo febbraio; l’ottimizzazione degli Rwa (criteri contabili avanzati); la cessione di asset (le società di credito al consumo e forse BiverBanca); la cessione di immobili non strumentali (che dovrebbero fruttare 500 milioni di euro).

NESSUN AUMENTO DI CAPITALE MPS NEL 2012

Banco Popolare, invece, conta di riuscire a soddisfare le richieste dell’Eba beneficiando della riserva di capitale costituita dal prestito convertibile soft mandatory e di ulteriori azioni di capital management, tra cui figura la riduzione degli attivi ponderati per il rischio.

Ubi Banca, infine, sosterrà una tesi contabilistica. In altre parole il gruppo sottolineerà che l’aumento di capitale lanciato sette mesi fa ha portato lo scorso settembre il Core Tier 1 all’8,26%, non lontano quindi dal 9% richiesto, inoltre si ritiene che il passaggio al modello contabile advanced apporterà ulteriori 40-75 punti all’indicatore Core Tier 1. A questo bisogna poi aggiungere l’ottimizzazione degli attivi e la riserva costituita dal prestito convertibile da 639 milioni e che vale circa 65 punti base in termini di Core Tier 1.

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