Completata la restituzione degli aiuti di Stato, iniziata un anno fa.
Mps ha restituito 1,017 miliardi di euro di Monti-bond. La banca ha dunque completato, dopo il primo rimborso da 3 miliardi di un anno fa, la restituzione degli aiuti di Stato.
La banca toscana tuttavia non si libera completamente della mano governativa. Anzi il pagamento che avverrà il prossimo primo luglio della cedola dei bond in azioni consentirà al Tesoro di passare da semplice creditore ad azionista col 4% del più antico istituto bancario italiano. Il Tesoro ha comunque espresso la volontà di non rimanere azionista a lungo, anzi di avere intenzione di cedere i titoli sul mercato, non appena le condizioni lo renderanno possibile.
In una nota, Monte dei Paschi ha dichiarato che facendo seguito ai risultati del periodo di offerta dell’aumento di capitale in opzione, comunicati il 12 giugno 2015, e sulla base degli accordi intercorsi con il ministero dell’Economia e delle Finanze, in data odierna ha provveduto al rimborso integrale dei residui nominali 1,071 miliardi di nuovi strumenti finanziari (a fronte del pagamento di un corrispettivo di circa euro 1,116 miliardi, ai sensi delle previsioni del prospetto di emissione dei nuovi strumenti finanziari).
Con questo rimborso, che segue quello per nominali euro 3 miliardi effettuato il primo luglio 2014, Mps ha completato la restituzione degli aiuti di stato ricevuti nel 2013 in largo anticipo rispetto alla scadenza ultima del 2017 prevista nell’ambito degli impegni assunti verso il Mef e la Dg Competition della Commissione europea.
Sul fronte dei vertici, è in agenda per mercoledì, 17 giugno, il Cda di Mps. La riunione è la prima dopo la chiusura, venerdì scorso, dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, che ha fatto il tutto esaurito. E servirà , tra l’altro, anche a fare il punto sull’operazione. Non sono attese le dimissioni del presidente Alessandro Profumo, che – da quanto si apprende – arriveranno con più probabilità , al board del 6 agosto sulla semestrale.